La melatonina è un ormone prodotto nell’encefalo, precisamente dalla ghiandola pineale, o epifisi. Le cellule della ghiandola pineale sono sensibili al ritmo circadiano: la produzione di melatonina si attiva al buio e aumenta durante la notte, per poi ridursi via via che ci troveremo in presenza di luce. Purtroppo la melatonina viene assunta quasi esclusivamente dalle persone che lamentano una difficoltá del sonno, ma in realtà é fondamentale per moltissime regolazioni e ce n’é davvero piú bisogno di quel che si crede!
Sapete qual’é il precursore della MELATONINA? Il TRIPTOFANO, che lo é anche della SEROTONINA. Vi dice nulla “ormone del buonumore” e “regolatore dell’appetito?”. Sapendo questo, forse il pensiero é che la stavamo un pó sottovalutando, vero? Ebbene, oltre a regolare il ritmo della veglia e del sonno (lo REGOLA, non é una pianta sedativa) la melatonina interviene anche in funzioni come:
Capiamo dunque che interviene anche nella “storia” delle malattie autoimmuni, ad esempio – per citarne solo due – l’ipotiroidismo e l’ipertiroidismo.
Cosa influenza o altera la concentrazione di melatonina?
La melatonina si trova naturalmente in alcuni cereali, come riso integrale e mais, nelle verdure, come pomodori e ravanelli, o nei legumi, come lenticchie e fagioli.
Spesso l’alimentazione quotidiana (che é di norma errata) non permette peró una sufficiente assunzione per chi ne ha bisogno: in questo caso, possiamo appoggiarci alla natura e assumere l’integrazione giusta alla sera.