Omocisteina alta e rischio cardiovascolare: i folati e la vitamina B12.
23 Novembre 2022
Un’elevata concentrazione di omocisteina nel sangue viene oggi considerata un importante fattore di rischio cardiovascolare, tanto da essersi guadagnata l’appellativo di “nuovo colesterolo”.
Ma che cos’è questa omocisteina?
L’omocisteina è un metabolita prodotto fisiologicamente dal nostro organismo che si forma in seguito alla perdita di un gruppo metilico da parte della metionina, un aminoacido essenziale nell’uomo che si introduce con la dieta e che troviamo principalmente in alimenti come uova, carne, latticini.
L’omocisteina è presente nell’organismo in quantità molto piccole e, in condizioni di equilibrio e normalità, questo aminoacido è subito trasformato in altri prodotti grazie all’azione delle vitamine B6, B12 e dei FOLATI, che sono coenzimi coinvolti nell’eliminazione di tale sostanza.
I FOLATI differiscono dal più conosciuto ACIDO FOLICO per un motivo semplicissimo: il termine FOLATO si riferisce alla vitamina nella sua forma naturale presente negli alimenti; L’acido folico invece è sintetico e non si trova in natura, inoltre per essere utilizzato dal corpo in forma di folato deve passare attraverso numerose reazioni che però subiscono una perdita variabile di funzione in persone con modificazione congenita del fattore MTHFR (molto spesso non ricercata e non conosciuta), che può appunto comportare un aumento dei valori di omocisteina.
Per questo motivo, assumere folati in forma immediatamente assimilabile è consigliato per la massima biodisponibilità che ci offre, essendo un elemento che non richiede grandi reazioni di trasformazione.
La combinazione di FOLATI, VITAMINA B6 E VITAMINA B12 aiutano a mantenere in equilibrio i valori di omocisteina e promuovono il mantenimento del benessere cardiovascolare.
Un sorriso dall’Erboristeria Madre Natura!
Luce,
Arianna
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